Continuiamo con l’alfabeto del biofuturo.

Per ogni lettera, focus su un evento.

Dopo l’Antrace e i livelli di Biosicurezza, Coronavirus, Deforestazione e l’Eziologia, Futuro, Genotipo e Hendra, Infezioni, Knowlesi plasmodium e legionella, Mascherine, Nipah e Ozono, parliamo di Pipistrelli, Quarantena, Retrovirus.

 

Pipistrelli, Quarantena e Retrovirus

 

 

Pipistrelli

I pipistrelli sono gli unici mammiferi volanti, hanno una durata di vita piuttosto lunga in rapporto alla taglia corporea, un basso tasso di insorgenza di tumori e una capacità eccezionale di convivere con virus senza manifestare sintomi patologici.

Tuttavia, non attaccano l’uomo, anzi grazie ai radar hanno la capacità di evitare il contatto con la specie umana più di altri animali.

Proteggere i pipistrelli, e più in generale l’ecosistema, è quindi un fattore di prevenzione da nuove epidemie.

I pipistrelli possono trasportare virus mortali per altri mammiferi senza mostrare sintomi gravi: Ebola, Marburg, il virus Hendra, il virus Nipah, il coronavirus della Sars e il lyssavirus della rabbia, sembra siano stati ospitati da questi chirotteri.

Nonostante la notevole frequenza e variabilità di virus a loro associati, i virus che circolano nelle popolazioni di pipistrelli, pare comunque non corrispondano a quelli che causano infezione all’uomo, ma ne rappresentano gli antenati.

Una interessante ricerca dell’Università della California, pubblicata sulla rivista eLife ha rivelato che l’infezione virale nei pipistrelli porta a una risposta rapida del sistema immunitario, che spinge il virus fuori dalle cellule.

I pipistrelli hanno una serie di difese antivirali che tengono sotto controllo la quantità di virus: alcuni di essi hanno una risposta immunitaria antivirale chiamata via dell’interferone perennemente attivata.

Questa tipologia di mammiferi, tuttavia, ha tratti antinfiammatori adattati che li protegge dai danni, inclusa la perdita di alcuni geni che normalmente promuovono l’infiammazione.

Questo meccanismo protegge l’animale, ma spinge anche il virus a riprodursi più rapidamente all’interno dell’ospite, prima che questo inizi a difendersi.

Ciò rende i pipistrelli un serbatoio unico di virus in rapida riproduzione e altamente trasmissibili.

Nonostante ciò, la trasmissione diretta pipistrello-uomo è accertata solamente per alcuni casi, come alcune specie di rabbia, Nipah virus e il virus di Marburg.

 

Quarantena

La Treccani definisce quarantena come

Periodo di segregazione e di osservazione al quale vengono sottoposti persone, animali e cose ritenuti in grado di portare con sé o trattenere i germi di malattie infettive, spec. esotiche; così detto dalla durata originaria di quaranta giorni, che in passato si applicava rigorosamente soprattutto a chi (o a ciò che) proveniva per via di mare, in tempi moderni è stato ridotto a seconda delle varie malattie, in rapporto al relativo periodo d’incubazione e alle pratiche di disinfezione (ed è diventato quindi sinon. generico di contumacia)

 

Le forme di isolamento più antico risalgono al tempo della civiltà mesopotamica e i cui riferimenti si possono trovare in alcuni libri della Bibbia.

Nel XIV secolo si utilizzava la quarantena per evitare il contagio, ad esempio di peste.

Oggi il termine è entrato nel linguaggio quotidiano a causa della pandemia da Covid-19.

La quarantena sanitaria preventiva si è applicata a persone sane che potrebbero essere state esposte al virus con contatti stretti o rientri dall’estero, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.

Ma la quarantena è un sistema efficace?

Nel 2007 è stata eseguita una ricerca pubblicata sul British Medical Journal sugli interventi adottati per prevenire la trasmissione dei virus respiratori: isolamento, quarantena, barriere, dispositivi di protezione individuale e misure igieniche come il lavaggio delle mani.

Gli studiosi arrivarono alla conclusione che l’implementazione routinaria a lungo termine di queste misure per interrompere o ridurre la diffusione dei virus respiratori seppur difficili, potessero essere utili.

Per quanto riguarda i problemi applicativi, si pone in effetti una questione rispetto ai diritti civili, specialmente in casi di periodi forzati e prolungati di separazione dalla società.

 

Retrovirus

I Retrovirus sono virus che scientificamente sono descritti per la loro caratteristica principale, ossia quella di possedere l’enzima trascrittasi inversa che gli permette di creare una copia di DNA a doppio filamento a partire dal proprio genoma RNA.

Questi virus possiedono un genoma RNA a singolo filamento che al loro ingresso nel citoplasma viene convertito in DNA dalla trascrittasi inversa virale, migra nel nucleo ed infine si integra nel genoma della cellula ospite.

Nel nucleo il DNA a doppio filamento viene utilizzato per produrre mRNA, a partire dal quale vengono sintetizzate le proteine virali e lo stesso genoma virale.

I Retrovirus patogeni per l’uomo sono:

  • HIV o virus dell’immunodeficienza umana, che è causa di AIDS.
    Possiede 2 sierotipi, HIV-1 e HIV-2.
  • HTLV: o virus della leucemia a cellule T.
    Possiede 2 sierotipi, HTLV-1 e HTLV-2

I Retrovirus sono suddivisi in famiglie.

La famiglia dei Retrovirida è la più nota e si suddivide in 3 sottofamiglie:

  • oncovirus

Alcuni retrovirus sono considerati virus  capaci di indurre tumori.

I ricercatori si stanno focalizzando nello studio della genetica del cancro nell’uomo.

Proprio grazie alle loro caratteristiche sono utilizzati a fini terapeutici nella terapia genica (introducendo geni buoni nelle cellule di mammifero) o a fini tecnologici nella sintesi di proteine utili.

  • spumavirus

Alcuni studiosi la associano all’epatite F

  • lentivirus

Inducono progressive compromissioni a carico del sistema immunitario e neuronale.

 

[Continua…]