Si dice che “le dimensioni contino”, oppure “se pensi che le cose piccole non facciano la differenza, prova a dormire con una zanzara”.

Proviamo a determinare l’importanza del mondo piccolo e infinitamente piccolo e il suo impatto sulla nostra vita, a partire dalle sue dimensioni.

Iniziamo con il dare dei numeri:

  • lo spessore di un capello misura da un minimo di 0,06 ad un massimo di 0,1 mm
  • un nanometro misura un milionesimo di millimetro, oppure un miliardesimo di metro
  • le dimensioni di un batterio possono variare da 0,2 micron a 30 micron, possono essere visti attraverso un microscopio ottico
  • un virus può avere dimensioni oscillanti tra i 20 e i 30 nanometri, per individuarli sono necessari appositi microscopi elettronici.

La storia di Hildegard Domagk

Nel mese di dicembre dell’anno 1935 la figlia di Domagk, Hildegard, si ferì il palmo della mano con un frammento di asola di un ago da cucito.

Un medico estrasse il frammento, tuttavia Hildegard fu debilitata da febbre dovuta a una grave infezione di streptococco diffusa a tutto il braccio.

Un batterio delle dimensioni di circa 0,5-1,0 micron inizia il suo lavoro di proliferazione sui tessuti.
In quel periodo situazioni cliniche di questo tipo avevano esiti infausti, la scoperta degli antibiotici non era ancora avvenuta.

I batteri si moltiplicavano senza sosta e non c’era medicina in grado di fermare la loro avanzata.
Il caso volle però che il padre di Hildegard, un chimico, stesse lavorando in laboratorio con un composto che impiegava come colorante industriale: un pigmento rosso che Domagk stava testando segretamente sui topi (prontosil).

Il 20 dicembre 1932 inoculò su un gruppo di questi topi una dose di streptococchi dieci volte superiore a quella letale, aggiungendo però anche (solamente ad una parte del gruppo) l’iniezione di prontosil circa un’ora e mezza dopo la prima introduzione di sostanze.

La vigilia di quel Natale tornò in laboratorio: i topi del primo gruppo erano morti, mentre tutti quelli che avevano ricevuto il prontosil erano vivi.

Alla notizia della possibile amputazione del braccio della figlia, Domagk abbandonò ogni remora e, in violazione ai protocolli di ricerca, sottrasse dal laboratorio qualche dose del farmaco, iniettandolo nel corpo della figlia.

L’inizio della cura non lasciava ben sperare, poiché Hildegard sembrò peggiorare, con la temperatura che continuava ad alzarsi e ad abbassarsi.
Dopo circa 3 settimane si stabilizzò, Hildegard guarì ed evitò l’amputazione del braccio.

Era nato il primo, vero antibatterico in grado di salvare migliaia di vite.

I due millimetri che possono fare la differenza

Due millimetri corrispondono alla punta di una penna per scrivere, di una vite dell’asola di un paio di occhiali, ecc.

Se si formasse sulla terra un buco nero delle dimensioni di soli 2 millimetri, sarebbe capace in un arco di tempo abbastanza breve, di distruggere prima la vita sulla terra e poi l’intero pianeta.

Questo rappresenta un altro esempio di come un qualcosa di dimensioni davvero piccole (qui siamo nel campo di ciò che si può osservare ad occhio nudo), possa fare un’enorme differenza.

Per tornare ai giorni nostri, un altro esempio di ciò che è infinitamente piccolo, un virus (Covid19), sta modificando il modo di vivere (in alcuni casi forse per sempre) dell’intero pianeta: arti e mestieri, stili di vita e aspettative sulla stessa, socialità…

La nanotecnologia

Lo studio e il controllo della materia a dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri, coinvolgendo scienza, ingegneria e tecnologia su scala nanometrica, si chiama nanotecnologia.

Ciò che riguarda, quindi, cose estremamente piccole, che possono essere utilizzate in moltissimi campi è un tema che riguarda Cleanosophy.

Ci avvaliamo, infatti, di nanotecnologie per la protezione delle superfici “a contatto”, che decompongono virus e batteri in anidride carbonica ed acqua, rendendoli così inoffensivi.

Crediamo che sia importante la conoscenza e l’informazione corretta, per poter affrontare al meglio le sfide del futuro, che sono rappresentate in primis dai cambiamenti climatici, dal sovrappopolamento sulla terra, e da nuove pandemie che inevitabilmente (fanno parte della storia del pianeta) si presenteranno, anche a causa delle deforestazioni massicce.