Modalità di contagio da virus e disinfezione degli ambienti

Il Covid-19 è ormai conosciuto da tutti, ma è soltanto uno dei tanti appartenenti alla vasta classe dei virus patogeni e la ricerca, in questo particolare campo della microbiologia, impegna migliaia di scienziati e ricercatori di tutto il mondo al fine di poterli comprendere sempre più a fondo, per prevenire e combattere la loro diffusione nel modo più efficiente possibile.

Scopriamo che cos’è un virus, come si trasmette e le modalità di contrasto più adeguate negli ambienti di lavoro.

Cos’è un virus

Un virus è un’entità a cavallo tra il vivente e il non vivente: consiste molto spesso in un frammento di codice genetico costituito da DNA o RNA e rimane inattivo se mantenuto a sé stante.

Quest’ultima caratteristica li differenzia dai batteri, che invece, possiedono un proprio metabolismo.

La vita del virus, essendo un parassita obbligato, comincia dal momento in cui entra in contatto con una cellula ospite, che quando infettata, permette al virus di usare la sua energia per replicare il suo codice genetico e quindi riprodursi, andando ad infettare sempre più cellule e causandone la morte.

I virus, come molti agenti patogeni, si possono trasmettere in varie modalità e si possono trovare in sospensione nell’aria o sulle superfici; alcuni di loro possono rimanere diverso tempo attivi prima di perdere la loro capacità infettiva.

Le modalità di contagio più soventi sono quelle tra individui della stessa specie e avvengono solitamente attraverso scambio di fluidi, contatto oppure attraverso l’apparato respiratorio.

Uno dei modi più noti è attraverso i cosiddetti “droplets”: goccioline respiratorie con più o meno carica virale che, essendo più grandi di una particella di areosol, precipitano a terra costituendo un pericolo se qualcuno dovesse entrarne in contatto.

Igienizzare, disinfettare e sanificare gli ambienti

Fino alla comparsa del Covid -19, mai avevamo dato una così grande importanza a termini come igienizzazione, sanificazione e disinfezione.

Ora sappiamo invece, che la disinfezione delle superfici e dell’aria sono un’efficace misura per cercare di contenere le modalità di trasmissione e sono diventate la norma per poter operare in maggior sicurezza negli ambienti ricreativi e di lavoro.

Ma qual è la differenza che contraddistingue queste diverse parole?

Mentre l’igienizzazione consiste prevalentemente nei normali processi di pulizia e rimozione dello sporco, che dovrebbero essere ormai nella routine, la disinfezione appartiene ad un livello superiore: si va ad agire in maniera specifica, con prodotti mirati a distruggere gli agenti patogeni, come i biocidi e i disinfettanti.

La sanificazione, invece, riguarda procedure più ampie: dopo aver rimosso lo sporco e disinfettato con prodotti specifici, si procede anche al controllo e al trattamento dell’aria e del microclima in modo da rendere “sano” un determinato ambiente ed è consigliabile affidare questo processo a ditte specializzate.

Prodotti disinfettanti specifici con presidio medico-chirurgico

È importantissimo, che a svolgere le operazioni di disinfezione siano specialisti nel settore, che abbiano una specifica formazione sui prodotti che utilizzano e che non compiano fantasiose ed al contempo inefficaci metodologie di azione.

La scelta del disinfettante deve quindi ricadere su un prodotto testato scientificamente, meglio se annoverato tra i presidi medico chirurgici.

Utilizzare questo tipo di prodotti, approvati dal Ministero della Sanità, dà la garanzia che i principi attivi contenuti siano specifici per ciò che si andrà a trattare.

 

(Approfondimento a cura di Alessandro Barberio)